L’artista, attenta ai valori cromatici della superficie del bronzo, ha raffigurato e compresso in un unico soggetto l’umanità intera. La modellazione proporzionata delle membra sembra rimandare ad una scultura arcaica e mitologica. L’articolazione della posizione è plastica e delicata.
L’insieme delle combinazioni anatomiche, unitamente alla resa volumetrica, fanno di quest’opera un esempio significativo di una compiuta eccellenza nella lavorazione del materiale utilizzato.
Dott.ssa Oxana Albot
(Perito e critico d’arte)