L’opera è una proiezione di una combinazione fra realtà e simbolismo. L’estrema precisione viene costeggiata dall’effetto “blur” facendo scaturire il senso di sospensione. L’orchestrazione della composizione presenta un complesso accordo tra l’indefinito e la nitidezza.
Fabio Recchia ha dato vita ad un armonioso impianto prospettico, accorpando caratteri del testo ad elementi naturali ed ha saputo valorizzarne la straordinaria tessitura cromatica.
Dott.ssa Oxana Albot
(Perito e critico d’arte)